Noi donne, quando diventiamo Mamma, affrontiamo una delle esperienze più belle della vita ma andiamo comunque anche incontro ad un grande cambiamento che, come tutti i cambiamenti epocali, può portare con se anche una importante crisi di identità.
Negli ultimi decenni la maternità ha perso sempre più l’identità positiva di “fatto sociale” (catena di donne che si attivano tra loro per sostenersi e aiutarsi durante la gravidanza e durante il puerperio) e sempre di più una esperienza vissuta nell’intimità della coppia. D’altro canto però, incontrare una donna incinta o una neo mamma sembra far cadere tutti i freni inibitori per cui le persone si permettono di pensare, giudicare e dire qualunque cosa passa per la testa (“ti sei imbruttita, sarà un maschietto”; ”ti trovo ingrassata, stai attenta che poi questi chili non li perdi“; “non avrà freddo il bambino... non hai una copertina?”; e ogni mamma potrebbe continuare con i propri esempi di vita vissuta).
Accettare il corpo che cambia; La possibile diminuzione della libido del partner; La paura che la maternità possa costituire un “ricatto” di dipendenza sociale; la paura di non riuscire a conciliare l’imminente cambiamento con l’identità professionale; sono tutti aspetti potenzialmente capaci di mandare in crisi di identità la donna che sta per diventare mamma o che lo è diventata da poco. E tutto questo nonostante una gravidanza assolutamente voluta, cercata e la immensa gioia di diventare mamma.
Il dialogo tra le parti diverse che respirano, disiderano, vivono dentro di noi può sicuramente aiutare il processo di ricomposizione in una identità armonica, solida e adattabile alla crescente sfida che è la Maternità.
Il comportamento che ci aspettiamo di avere non sempre può essere confermato dai nostri sentimenti e dalle nostre azioni. E’ un po’ come se avessimo due modelli: uno dato dall’interiorizzazione del rapporto con la propria madre; l’altro nato dall’esperienza della propria vita in relazione ai propri desideri. Da un lato le proprie aspettative di aderire ad un modello desiderato; dall’altro le possibilità e le capacità di aderirvi.
Questa sezione nasce dal confronto con tante donne diventate mamme negli ultimi decenni e offre un processo di crescita personale delle Mamme finalizzato da un lato ad elaborare aspetti negativi della relazione con la propria madre, al fine di evitare di farli agire nella relazione con i propri figli. Dall’altro, ad aumentate la consapevolezza di un equilibrio tra le aspettative proprie come persona, come donna, come compagna e come mamma.
Noi mamme spesso percepiamo ad istinto “ciò che è giusto” e, di conseguenza, cerchiamo di assumere un certo atteggiamento educativo piuttosto di un altro. A volte però, pur avendo una precisa idea di ciò che è necessario, non riusciamo a mettere in atto ciò in cui crediamo.
Se anche tu senti che il tuo Essere Mamma ha bisogno di essere chiarito e legittimato o percepisci il bisogno di sentire maggiore coerenza tra te stessa il tuo ruolo di mamma, sei nella sezione giusta e ti esorto a non aspettare altro tempo prezioso per intraprendere un percorso che può portare al tuo benessere e alla crescita più serena dei tuoi figli.
Le modalità con cui è possibile lavorare nell’ambito dell’attività di “Bonifica dei modelli materni”: