Gennaio 11, 2021

L’adulto e la richiesta di aiuto Psicologico

Fino a qualche decennio fa, la maggior parte delle attenzioni della clinica erano rivolte  alla comprensione delle dinamiche proprie di età comprensive della fase di sviluppo (infanzia e adolescenza) e gli adulti erano oggetto di studio solamente in quanto portatori di sintomi.

Il termine Adultità viene scelto per indicare che anche l’età adulta è una fase evolutiva di cambiamento e non una fase statica della vita che segue l’adolescenza e precede la terza età. Parafrasando i Biblos e le sue Parabole e anche con uno sguardo ai Miti e ai testi storici che -in modo più o meno simbolico- parlano a tutto tondo delle vicende dell’Essere umano (adulto), potremmo definire l’Adultità come quello stato della persona che implica indipendenza dalla famiglia di origine, consapevolezza dei propri processi di crescita, stabilità identitaria e aggiungerei anche Resilienza ovvero quella capacità trasformativa dell’esperienza capace di riorganizzare positivamente il proprio assetto, anche a seguito di eventi negativi e traumatici. Questa definizione trova riscontri teorici di livello ma in pratica, nella vita di ciascuno di noi, sono pochi i momenti in cui ci sentiamo in equilibrio su tutti questi aspetti, non è vero? 

Il concetto di Salute prevede la ricerca di un perenne equilibrio nel sistema di vita del soggetto in relazione all’ambiente che lo circonda. Questo nostro Essere-nel-Mondo ci espone continuamente a stimolazioni di ogni tipo e, nel bene e nel male, definisce la nostra esistenza come un Essere-con. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la Persona come un Sistema dinamico di componenti quali: quella fisica (che si manifesta nel corpo, nel soma), quella Psicologica-emotiva (nelle sue componenti cognitiva, affettiva e motivazionale), quella socio-relazionale (che si evidenzia nelle relazioni che l’individuo vive e sviluppa e nell’ambiente sociale che lo circonda). La caratteristiche di Sistema su cui si sofferma questa Organizzazione, offre spunti di comprensione su ciò che accade quando qualcosa turba l’equilibrio su una delle componenti. Un sintomo che si presenta specificatamente in un’area non sarà solo invalidante per tutta quella dimensione ma andrà necessariamente a modificare il funzionamento delle altre dimensioni pertanto potrà inficiare tutto l’equilibrio di una persona. 

Facciamo l’esempio di una una cefalea cronica: si avrà 

  • abbassamento del tono dell’umore e appiattimento affettivo (dimensione psicologica)
  • isolamento (dimensione relazionale)
  • ritiro e disinteresse verso l’ambiente circostante (dimensione sociale)

Ugualmente può accadere se la dimensione primariamente turbata è quella psicologica o quella socio-relazionale; basti pensare che il Lutto e il Divorzio sono in pole position nella lista degli eventi che maggiormente generano stress [Di Nuovo S. et al. “Misurare lo Stress”, Franco Angeli, 2000] (ovvero disfunzioni anche corporee a carattere cardiocircolatorio, gastro-enterico, epidermico, muscolo-scheletrico, ormonale e immunologico) e che alcune ricerche evidenziano in modo chiaro che la vita media degli anziani vedovi è positivamente influenzata dal numero e dalla qualità delle relazioni sociali [Aveni Casucci M. “Psicogerontologia e ciclo di vita”, Mursia, 1992]

A volte percepiamo la sofferenza perchè compaiono veri e propri sintomi che possono essere

  • psichici (ad esempio, tristezza, inquietudine, pensieri negativi, agitazione molto intensi o che perdurano per molto tempo) o dipendenza da soggetti, oggetti o sostanze
  • fisici -senza cause mediche accertate o a causa di stress (ad esempio mal di testa, mal di stomaco, scariche diarroiche, pesantezza sul petto, cardiopalmo, tachicardia, pruriti sulla pelle, gola chiusa, processi infiammatori genitali) o malattie psicosomatiche propriamente dette

Altre volte ci rendiamo conto che sono alcuni nostri comportamenti a non essere più funzionali per noi e allora desideriamo cambiare

  • aspetti di noi che non ci piacciono (aspetti identitari o legati al contesto in cui viviamo)
  • caratteristiche personali che non ci risultano più funzionali (aspetti di personalità quali insicurezza, pazienza, timidezza, irascibilità, sensibilità) 

Spesso invece è qualcuno che stimiamo ci consiglia di parlare con un professionista perchè ci vede in difficoltà sulla legittimazione del nostro bisogno di cambiamento.

Ci sono poi una serie di motivazioni che possiamo avere per rivolgersi ad un professionista in Psicologia

  • quando abbiamo necessità di cambiare prospettiva dalla quale stiamo guardando un problema
  • quando percepiamo di avere bisogno di un aiuto per capire da che parte cominciare per risolverlo o quando, nonostante abbiamo capito come fare per risolverlo, non riusciamo a muoverci verso il nostro obiettivo 
  • quando un evento improvviso ci ha stravolto la vita tanto da paralizzare le nostre innate capacità di adattamento 
  • quando ci rendiamo conto di non essere felici ma non sappiamo come e cosa fare di diverso
  • quando ci sentiamo chiusi in una gabbia di cui crediamo di non avere più la chiave
  • quando non riusciamo più a godere di ciò che ci circonda
  • quando sentiamo di non capire o non essere capiti e abbiamo bisogno di cambiare linguaggio o acquisire un nuovo alfabeto
  • quando abbiamo problemi di relazione 
  • quando abbiamo problemi di non relazione
  • quando ci sentiamo esauriti o stanchi psichicamente e/o emotivamente
  • quando abbiamo voglia di conoscere meglio alcuni aspetti di sè 
  • quando convivere con certi aspetti di sè diventa sempre più difficile o insostenibile

Chiunque abbia pensato di rivolgersi a un professionista potrebbe aggiungere punti salienti a questa lista

Ho esperienza nel fatto che a volte chiedere aiuto è difficile perchè tendiamo a reprimere il nostro istinto che, quando si tratta della nostra sopravvivenza -anche psichica- non mente mai e ci indirizza verso la soluzione vitale, sempre; perché noi esseri umani siamo anche animali che hanno un profondo istinto di sopravvivenza.

Se stai valutando il tuo bisogno vuol dire che il tuo istinto è già in comunicazione con la tua mente e sta cercando di convincerla. Pertanto il processo del tuo cambiamento è già in atto. Sta a te lasciarti travolgere o chiedere aiuto per iniziare a cavalcarlo.

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